Con la sentenza n. 18270/2024, il TAR Lazio ha dichiarato cessata la materia del contendere tra il Comune di Ciampino e un istituto di credito, mettendo fine a una lunga controversia giudiziaria che ha radici nel 2017. La vicenda, nata dal mancato pagamento di somme stabilite da una sentenza precedente, è arrivata al termine con la conferma che l’amministrazione comunale ha infine adempiuto ai suoi obblighi.

La sentenza del 2017 e il pagamento atteso

Il contenzioso risale a una sentenza emessa nel 2017 dal Tribunale di Velletri, che imponeva al Comune di Ciampino di corrispondere circa 44.000 euro all’istituto di credito. Questa cifra, comprensiva di interessi e spese legali, si riferiva a servizi finanziari prestati e mai pagati. Tuttavia, nonostante il giudizio favorevole alla banca, il Comune non aveva ancora effettuato il versamento, lasciando aperta una questione che, con il passare degli anni, ha finito per trasformarsi in un contenzioso ancora più complesso.

La banca, dopo numerosi tentativi di riscuotere il credito, si è vista costretta a rivolgersi nuovamente alla giustizia nel 2023, questa volta al TAR, chiedendo l’esecuzione forzata della prima sentenza per ottenere finalmente quanto spettava. Il Comune di Ciampino, nel corso del procedimento, ha dichiarato di aver adempiuto, ma soltanto in occasione dell’udienza del 16 ottobre ha fornito le prove del pagamento avvenuto.

La conclusione della controversia al TAR del Lazio

Alla luce delle prove presentate dal Comune, che dimostravano il saldo completo di quanto dovuto, l’istituto bancario ha riconosciuto di essere stata pagata, confermando così il soddisfacimento del credito. Il TAR Lazio ha quindi preso atto della situazione e dichiarato cessata la materia del contendere, ponendo fine al contenzioso e stabilendo che non vi fosse più nulla su cui deliberare.

La controversia si chiude quindi senza ulteriori obblighi per le parti, ma con una lezione chiara: il rispetto tempestivo delle sentenze può evitare lunghi percorsi legali, con un risparmio di tempo e risorse per le amministrazioni pubbliche e una conclusione più rapida per i creditori.