Arturo Accolla, l’ex dirigente dell’ASP, la municipalizzata di Ciampino che gestisce numerosi servizi pubblici, ha avviato una causa legale contro il Comune di Ciampino. La richiesta di Accolla, che potrebbe avere serie ripercussioni per l’amministrazione locale, ha scatenato un acceso dibattito e preoccupazione tra i cittadini.

La revoca dall’incarico: l’origine della disputa

La controversia ha avuto origine dalla revoca dell’incarico di Accolla, decisa dalla sindaca Emanuela Colella con l’Ordinanza n. 44 del 16 novembre 2023. Accolla, nominato dal commissario prefettizio Moscarella e poi confermato nel marzo 2021 dalla Giunta di centrodestra guidata dall’ex sindaca Daniela Ballico, ricopriva il doppio ruolo di presidente e amministratore unico dell’ASP. La revoca è stata motivata da ragioni fiduciarie, ma ha suscitato reazioni contrastanti.

Il tentativo fallito di mediazione

Prima di giungere al tribunale, le parti hanno tentato una procedura di mediazione civile e commerciale. Accolla aveva chiesto di essere riassunto e un consistente risarcimento economico per danni, diffamazione, perdita di opportunità e danni d’immagine. Tuttavia, la mediazione non ha portato a nessun accordo, lasciando la questione irrisolta.

La causa legale

Il Comune di Ciampino ha ricevuto la citazione in giudizio il 27 marzo scorso. La sindaca Colella e l’amministrazione comunale si sono affidati agli avvocati Harald Massimo Bonura e Aurelio Mirone, con un costo di poco più di 8mila euro, per difendere la loro posizione in tribunale.

L’importanza dell’ASP per Ciampino

La ASP è una multiservizi che gestisce numerosi servizi essenziali per il Comune di Ciampino, tra cui farmacie, parcheggi, refezione scolastica, servizi cimiteriali, asili nido, scuolabus e luci votive. Impiega centinaia di persone e rappresenta un pilastro fondamentale per la comunità.

Le reazioni della comunità

La situazione ha sollevato numerose preoccupazioni tra i cittadini e i lavoratori della ASP. Secondo il post di CIVES Ciampino, la gestione della ASP negli ultimi due anni ha mostrato numerose criticità, tra cui uno stato di crisi mai completamente chiarito, un piano di risanamento aziendale inefficace e continue proteste dei lavoratori per i tagli del personale e la riduzione dei salari. CIVES ha inoltre definito la situazione attuale come “uno spettacolo a dir poco deprimente”.

Un futuro incerto

La causa legale in corso rappresenta solo l’ultimo capitolo di una serie di eventi che hanno messo in difficoltà la gestione dell’ASP e l’amministrazione comunale. I cittadini attendono con ansia di vedere come si risolverà questa situazione, sperando in una gestione più trasparente ed efficiente dei servizi pubblici.