Lo scorso 15 ottobre, la Giunta Comunale di Ariccia ha deliberato la richiesta di un contributo regionale per finanziare il piano particolareggiato di ristrutturazione del centro storico. L’iniziativa si colloca nel quadro dell’Avviso pubblico della Regione Lazio volto a sostenere i comuni con meno di 30.000 abitanti nella pianificazione territoriale e urbanistica. Ariccia, con il suo Piano Regolatore Generale risalente al 1977, si trova ora a dover affrontare la necessità di aggiornare e riorganizzare l’assetto del centro storico.

La redazione del piano particolareggiato per la ristrutturazione del centro storico di Ariccia ha un costo complessivo stimato di 172.500 euro. Di questa somma, il Comune ha previsto di coprire 72.500 euro con risorse proprie, mentre i restanti 100.000 euro sono stati richiesti alla Regione Lazio. Tale contributo coprirà circa il 60% del preventivato, come previsto per i comuni di queste dimensioni demografiche.

Il centro storico di Ariccia, come molti altri in Italia, presenta criticità legate alla vetustà delle strutture e alla necessità di adeguare gli spazi pubblici alle esigenze moderne. Il piano particolareggiato si pone l’obiettivo di intervenire su queste problematiche, garantendo la tutela dell’identità storica e culturale del luogo, ma cercando al tempo stesso di renderlo più accessibile e funzionale. Un obiettivo perseguito anche a Velletri, che ha approvato il suo piano solo pochi giorni fa.

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La scelta di richiedere un finanziamento alla Regione Lazio si è resa necessaria poiché il Comune, così come molti altri nel Lazio e in Italia, non dispone delle risorse necessarie per affrontare autonomamente i costi della pianificazione urbanistica. Proprio per questo, l’avviso regionale a cui ha aderito la Giunta prevede una dotazione complessiva di 6 milioni di euro destinata ai comuni con meno di 30.000 abitanti, con un contributo massimo di 100.000 euro per ciascun progetto di pianificazione urbanistica.

Se da un lato il piano particolareggiato sembra necessario, viste le condizioni del centro storico e il bisogno di adeguarlo, dall’altro lato il percorso per ottenere il finanziamento non è garantito. Le risorse regionali sono limitate, e la competizione con altri comuni potrebbe ritardare o complicare l’ottenimento del contributo. Solo restando nel territorio dei Castelli Romani, infatti, anche Nemi e Lanuvio hanno aderito allo stesso avviso della Regione. Tuttavia, l’approvazione della delibera rappresenta un passo formale per sbloccare una situazione da tempo in stallo, che potrebbe vedere una svolta nei prossimi mesi.