Con la Delibera n. 61 del 22 aprile 2024, la Giunta Comunale di Albano Laziale ha ratificato un’importante iniziativa per la trasformazione della mobilità locale. Con l’approvazione del progetto di fattibilità tecnico economica, la città mette in moto un piano ambizioso per lo sviluppo di ciclovie urbane intermodali lungo l’asse Appio-Nettunense. Questo progetto sarà finanziato attraverso un fondo specifico istituito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per promuovere l’uso di servizi di trasporto pubblico locale e ferroviario.

Dettagli e struttura del progetto

L’intervento prevede un investimento totale di € 995.000, ripartito in € 758.831,59 per lavori diretti e € 236.168,41 destinati a diverse necessità amministrative e tecniche. Il progetto mira a connettere nodi vitali della città tramite percorsi ciclabili, tra cui le zone di via Donizzetti, Piazza Zampetti e “La Stella”, oltre a creare collegamenti diretti con la stazione ferroviaria attraverso viale Europa e integrare la rete ciclabile esistente del Comune di Castelgandolfo.

La realizzazione delle ciclovie urbane non solo potrebbe facilitare una mobilità più verde e salutare, ma potrà contribuire alla riduzione del traffico e dell’inquinamento, allineandosi con le direttive del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) adottato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale.

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Tipologie di percorsi

Il progetto prevede diverse tipologie di percorsi, ciascuna progettata per adattarsi specificamente all’ambiente urbano e migliorare la mobilità ciclabile.

  • Tipologia 1 e 2: Queste tipologie comprendono corsie ciclabili adiacenti alle carreggiate esistenti, ideali per aree altamente urbanizzate. La loro implementazione facilita la creazione di una rete ciclabile continua, migliorando l’accesso e la sicurezza per i ciclisti in zone densamente popolate e trafficate.
  • Tipologia 3: Incorpora la realizzazione di piste ciclabili in sede propria, completamente separate dalle carreggiate veicolari, offrendo una maggiore protezione ai ciclisti, riducendo i conflitti con il traffico veicolare e aumentando la sicurezza lungo i principali assi di traffico.
  • Tipologia 4: Percorsi inseriti in contesti naturali o aree verdi, dotati di pavimentazioni drenanti. Questa soluzione non solo promuove la ciclabilità all’interno di spazi urbani più tranquilli e pittoreschi, ma contribuisce anche alla gestione sostenibile delle acque piovane, integrando aspetti di ecocompatibilità nel tessuto urbano.
  • Tipologia 5 (“Zone 30”): Designata per aree dove le dimensioni stradali non consentono soluzioni alternative, combina il traffico ciclabile e veicolare a velocità ridotta. Questi percorsi promuovono una condivisione sicura della strada, rendendo le zone densamente urbanizzate più sicure e meno congestionate.

Queste diverse tipologie di percorsi ciclabili sono essenziali per creare una rete integrata che supporti una varietà di usi, dalla mobilità quotidiana al turismo, migliorando complessivamente la qualità della vita urbana.