Il Comune di Lanuvio si trova in una posizione delicata dopo che il Giudice di Pace ha accolto i primi ricorsi contro le multe elevate tramite l’autovelox di via Nettunense. Questa decisione solleva interrogativi sulla legittimità del dispositivo di rilevazione della velocità e mette in discussione la gestione delle entrate comunali legate alle violazioni del codice della strada.
La questione era stata sollevata dal Partito Democratico di Campoleone il 10 maggio scorso, quando aveva interrogato l’Amministrazione comunale sulla conformità dell’autovelox. Nonostante le reiterate richieste di chiarimenti durante il Consiglio Comunale, l’Amministrazione Volpi non aveva fornito risposte esaustive. Ora, la sentenza del Giudice di Pace conferma che l’autovelox non è omologato, rendendo le multe elevate con questo dispositivo potenzialmente annullabili.
Le conseguenze di questa decisione potrebbero essere problematiche. Nel bilancio preventivo del Comune di Lanuvio, l’Amministrazione aveva previsto entrate per circa cinque milioni di euro derivanti da violazioni al codice della strada. Con l’annullamento delle multe, non solo i cittadini che hanno pagato ingiustamente potrebbero chiedere rimborsi, ma anche le proiezioni economiche del Comune rischiano di essere gravemente compromesse.
Il Partito Democratico di Campoleone ha espresso preoccupazione per la mancanza di trasparenza da parte dell’Amministrazione comunale. “Come intende il Sindaco Volpi ripristinare il rispetto delle regole, tutelare i cittadini ed evitare il collasso dei conti del nostro Comune?” è la domanda cruciale che per ora rimane senza risposta.
In questa fase, è fondamentale che il Comune di Lanuvio fornisca risposte chiare e intraprenda azioni concrete per risolvere la situazione. Una revisione della gestione dei dispositivi di rilevazione della velocità e delle relative procedure amministrative potrebbe essere necessaria per ripristinare la fiducia dei cittadini e garantire la correttezza delle future operazioni di controllo del traffico.