Nota stampa del Parco dei Castelli Romani
Nella giornata di ieri, i Guardiaparco hanno recuperato, in seguito ad una segnalazione, un esemplare di airone guardabuoi in difficoltà, nella zona del Vivaro.
L’animale, fortemente debilitato, è stato trasportato presso il Centro di Recupero Fauna Selvatica Lipu di Roma, per gli accertamenti e le cure del caso.
L’Airone guardabuoi, nome scientifico ‘Bubulcus ibis’ , appartiene all’ordine dei Ciconiformi, e alla famiglia Ardeidae. È un uccello di taglia media , la sua altezza è di circa 25-30 centimetri, ha il piumaggio bianco, il becco giallo e le zampe grigie. Frequenta gli ambienti umidi, ma anche i campi arati e lo si può avvistare nei pressi di mandrie al pascolo. Il nome Airone guardabuoi, deriva dal fatto che capita spesso di avvistarlo appollaiato sopra i bovini proprio perché si nutre, oltre che di cavallette, coleotteri e lucertole che in genere ‘accompagnano’ gli animali mentre questi si muovono lentamente sul terreno erboso, anche di piccoli parassiti come zecche e mosche emofaghe. Gli animali al pascolo gli offrono quindi buon cibo, e l’Airone li ricambia con un segnale di allarme in caso di pericolo.
La sua particolarità è quella di volare tenendo il collo ripiegato a forma di ‘esse’, posa che lo fa sembrare senza collo. È una specie gregaria in espansione, protetta dalla Direttiva Uccelli e concentrata soprattutto nel nord Italia, più sporadica nelle aree centro-meridionali.
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