L’inchiesta di Report, andata in onda il 15 dicembre, ha sollevato un polverone attorno alla gestione del progetto dell’inceneritore di Santa Palomba, portando alla luce ombre inquietanti su decisioni amministrative e politiche che coinvolgono vari livelli istituzionali della Capitale. In questo contesto, l’Unione dei Comitati contro l’inceneritore ha diffuso un duro comunicato stampa in cui accusa apertamente il Campidoglio, l’AMA e tutte le forze politiche di opacità e gravi mancanze etiche.
Il servizio inchiesta “Il Santo inceneritore” trasmesso nella puntata di Report del 15 dicembre 2024 ha messo a nudo il verminaio che si nasconde dietro l’inceneritore voluto dal Campidoglio ma che chiama in causa la politica romana tutta.
Le responsabilità di AMA: autovalutazione o autoassoluzione?
Le spudorate risposte fornite a Report da Bruno Manzi, Presidente di AMA la cui testa dovrebbe essere la prima a cadere se solo a Roma esistesse l’etica pubblica, trovano eco nell’odierno comunicato stampa dell’Azienda che procede all’autovalutazione o meglio all’autoassoluzione delle risposte del suo Presidente.
Commissioni e silenzi istituzionali: chi interverrà?
Al riguardo, la Commissione ambiente capitolina, membri di maggioranza e/o di opposizione, intendono adottare una qualche iniziativa? E sulla questione del Fosso della Cancelliera la cui deviazione, come dimostrato da Report carte alla mano, si è rivelata abusiva, continuerete a mantenere il silenzio? E in Città Metropolitana di Roma Capitale qualcuno aprirà bocca? Sul fosso ma anche sulla rimozione dei vincoli che impedivano la realizzazione di impianti rifiuti a una settimana dal rogito della compravendita del terreno ma con la delibera AMA di via libera al suo acquisto già adottata?
Il Municipio IX: ruolo marginale o complicità?
E al Municipio IX di Roma, la Giunta di Salvo proseguirà nella stretta osservanza del ruolo di claque del Sindaco che l’ha fin qui caratterizzata? Maggioranza e opposizione, ora che sanno che il provvedimento di ripristino dei luoghi adottato dal Municipio e che riguardava anche il Fosso della Cancelliera è stato sospeso da Gualtieri in forza dei poteri speciali interverranno o continueranno nel loro assordante silenzio?
La Procura di Roma e la battaglia dei comitati
Per ora ci basta sapere che la Procura di Roma, grazie alle coraggiose denunce di alcuni comitati che fanno parte dell’Unione, ha ora ulteriore e abbondante materiale per le proprie indagini sul cui progredire nutriamo piena fiducia. Oggi che grazie a Report la verità è stata messa a nudo chiediamo audizioni urgenti presso le Commissioni Ambiente di Camera e Senato dove la petizione popolare contro l’inceneritore di Roma sostenuta da oltre 13mila firme è in attesa di trattazione da oltre sei mesi. Stessa richiesta di audizione urgente avanziamo presso la Regione Lazio il cui appuntamento per settembre è stato immotivatamente disatteso. Per parte nostra proseguiremo fino a quando non li avremo battuti, ma d’ora in avanti chiunque e a qualsiasi livello avendo responsabilità istituzionali resterà a guardare limitandosi alle mere dichiarazioni per salvare la faccia sarà complice di questo gigantesco verminaio che da oltre due anni contamina la politica romana.
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