Una recente sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio apre un nuovo capitolo nella gestione degli slot aeroportuali a Ciampino, accogliendo il ricorso di Ryanair contro ENAC. Al centro della vicenda, la reiterazione delle deroghe a favore dei voli cargo, che secondo i giudici viola i principi di equità e trasparenza nella distribuzione delle bande orarie, penalizzando il traffico passeggeri.
Le motivazioni del Tribunale
Il TAR ha annullato i provvedimenti con cui ENAC aveva esteso per anni le deroghe introdotte durante la pandemia Covid-19 per i voli cargo. La decisione, inizialmente giustificata dall’emergenza sanitaria per garantire il trasporto di materiali essenziali, è stata prorogata fino al 2024 senza fornire motivazioni adeguate. Secondo il tribunale, questa prassi ha trasformato una misura temporanea in un regime ordinario, in contrasto con il Piano Antirumore del 2018.
Il Piano, volto a ridurre l’impatto acustico del traffico aereo su Ciampino, fissava un tetto massimo di 65 movimenti giornalieri, riducendo gli originari 97. Tuttavia, il criterio di riduzione proporzionale previsto per tutti gli operatori – cargo e passeggeri – è stato disatteso, favorendo i voli merci operati da DHL e TNT, mentre Ryanair ha subito una corposa riduzione delle bande orarie disponibili. Una disparità di trattamento irragionevole e ingiustificata, ha sentenziato il TAR, sottolineando il mancato aggiornamento dell’istruttoria da parte di ENAC.
Gli effetti della sentenza: verso una nuova gestione degli slot
L’annullamento dei provvedimenti obbliga ENAC a riassegnare gli slot a Ciampino seguendo i criteri originari del Piano Antirumore, che prevedevano una riduzione equa per tutti gli operatori. Questo potrebbe portare a un ridimensionamento del traffico cargo nello scalo, con un possibile aumento dei voli passeggeri.
Le implicazioni sono rilevanti non solo per Ryanair, che da anni denuncia un trattamento discriminatorio, ma anche per l’intero sistema aeroportuale capitolino. La sentenza potrebbe rappresentare un primo passo verso un riequilibrio nella gestione delle bande orarie, favorendo una maggiore competitività tra vettori.
Nonostante il clamore della sentenza, ai cittadini di Ciampino e dei Castelli Romani l’impatto concreto potrebbe essere marginale. La ridistribuzione degli slot non implica necessariamente un aumento del rumore o del traffico aereo, poiché il tetto massimo di 65 movimenti giornalieri resta invariato. Piuttosto, si tratta di un riequilibrio tra voli cargo e passeggeri.
Resta ora da vedere come ENAC darà seguito alla decisione del TAR e quali effetti pratici questa avrà sulla ripartizione degli slot e sull’operatività dell’aeroporto G.B. Pastine di Ciampino.
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