Il Comune di Lariano compie un passo importante per la tutela del proprio patrimonio boschivo con l’avvio di un monitoraggio scientifico realizzato in collaborazione con l’Università della Tuscia. Lo ha annunciato Natalino Ascenzi, presidente del Consiglio comunale e delegato al patrimonio boschivo, dopo l’approvazione della delibera n. 164 da parte della Giunta comunale.
L’iniziativa mira a valutare lo stato di salute dei boschi comunali attraverso strumenti e metodologie avanzate, con l’obiettivo di prevenire malattie e garantire una gestione sostenibile delle risorse forestali. Il patrimonio boschivo di Lariano – certificato PEFC e FSC – rappresenta un elemento fondante dell’identità del territorio, contribuendo non solo al suo valore ambientale ma anche economico.
“Con questa delibera – ha sottolineato Ascenzi – proseguiamo la strada tracciata fin dal nostro insediamento, puntando a prevenire eventuali criticità legate alla salute degli alberi e a preservare la qualità del legname prodotto. Questa delibera rappresenta un ulteriore passo avanti nella tutela del nostro patrimonio boschivo che, attraverso un’accurata pianificazione e una gestione oculata, potrà garantire la sostenibilità e la valorizzazione del nostro territorio anche e soprattutto per le generazioni future”.
Il progetto si avvale del supporto di esperti del settore forestale e dell’Università della Tuscia, riconosciuta per la sua competenza nella ricerca ambientale. Tra le attività previste, il monitoraggio fitosanitario del bosco per rilevare la presenza di patogeni o criticità, utilizzando tecnologie innovative. Questo approccio ha già dato risultati positivi in passato, come nella lotta al cinipide del castagno, una minaccia che aveva colpito duramente i castagneti locali.
L’iniziativa, oltre a garantire la tutela del territorio, si pone come un modello di gestione sostenibile. Una corretta pianificazione, infatti, non solo preserva la biodiversità, ma contribuisce alla valorizzazione economica del legname, risorsa strategica per il territorio.
Boschi: una risorsa fondamentale per i Castelli Romani
Il programma lanciato da Lariano si inserisce in un contesto più ampio che interessa i principali comuni dei Castelli Romani, come Rocca Priora, Rocca di Papa e Velletri, caratterizzati da una forte dipendenza storica ed economica dai boschi. Questi territori, ricchi di castagneti, rappresentano veri e propri polmoni verdi per l’area metropolitana di Roma e fonti di approvvigionamento per il settore agroforestale.
Monitorare lo stato di salute dei boschi è indubbiamente un’azione indispensabile, ma è necessario inserirla in una visione più ampia, che possa anche prendere in considerazione modelli alternativi di gestione del patrimonio naturale, unendo tutela ambientale e sviluppo economico. Nei Castelli Romani, dove i boschi sono una risorsa identitaria e strategica, occorre andare oltre la semplice conservazione: bisogna immaginare un futuro in cui la biodiversità sia protetta, ma anche valorizzata attraverso pratiche che generino risvolti economici sostenibili. Dal turismo naturalistico alla filiera del legno certificato, fino all’educazione ambientale, il potenziale è enorme. La vera opportunità, dunque, è trovare quel delicato equilibrio che permetta di preservare questo patrimonio per le generazioni future senza rinunciare al suo contributo allo sviluppo locale. Solo così la gestione del territorio potrà dirsi realmente innovativa e lungimirante.
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