Martedì 26 novembre, la Sala consiliare del Comune di Lariano ha ospitato un incontro che ha suscitato grande interesse: la presentazione del libro Il coraggio di Rosa, scritto dal magistrato Marisa Manzini, sostituto procuratore generale di Catanzaro. L’opera narra la vicenda di Rosa, una donna che trova la forza di ribellarsi alla sua famiglia d’origine, parte di un contesto mafioso, per costruire una vita libera da violenze e soprusi.
Il Sindaco Francesco Montecuollo e l’Assessore alle Pari Opportunità Francesca Proietti hanno accolto i partecipanti sottolineando l’importanza dell’evento. Il primo cittadino ha definito la storia di Rosa un esempio di resilienza per tutte le donne che vivono situazioni simili. Proietti, invece, ha ricordato come il coraggio individuale di Rosa sia stato sostenuto da una rete di supporto composta da istituzioni, associazioni e forze dell’ordine, evidenziando quanto sia fondamentale un sistema di protezione esterno per permettere a chi è vittima di violenza di compiere il passo verso la libertà.
Marisa Manzini ha offerto uno spaccato della sua esperienza come magistrato in Calabria, territorio in cui la ‘ndrangheta esercita un potere pervasivo. Il dibattito ha messo in luce il dualismo delle famiglie mafiose: proiettate verso l’esterno per accumulare potere, ma allo stesso tempo caratterizzate da un controllo spietato e oppressivo al loro interno. La storia di Rosa, al centro del libro, diventa così un simbolo di ribellione contro una struttura patriarcale e violenta che spesso intrappola le donne, riducendole a strumenti di consolidamento del potere familiare.
L’opera di Manzini non è solo una testimonianza, ma anche un invito a riflettere su come combattere le radici culturali della violenza di genere e del dominio mafioso. Rosa, infatti, è riuscita a ricostruire la sua vita anche grazie all’intervento delle istituzioni, un aspetto che sottolinea il ruolo fondamentale della giustizia e delle reti sociali.
La sala gremita di cittadini attenti ha dimostrato come la storia di Rosa e il tema del libro abbiano toccato corde profonde. L’evento si è concluso con un messaggio chiaro: rompere il silenzio è il primo passo per la libertà, ma nessuno dovrebbe affrontare questo cammino da solo.
A Lariano un confronto ricco di spunti
L’evento ha visto la partecipazione di numerosi relatori, tra cui avvocati, psicoterapeuti, rappresentanti delle forze dell’ordine e figure accademiche. Ognuno ha portato il proprio contributo per arricchire il dibattito sul tema della violenza di genere e sulla necessità di costruire un sistema di supporto solido per le vittime. Di seguito, l’elenco dei relatori che hanno preso parte all’incontro.
- Alessandra Hopps – Avvocato – Segretario Unione Nazionale Camere Minorili
- Maria Di Terlizzi – Avvocato – Consigliere Nazionale Unione Nazionale Camere Minorili
- Patrizia Fiaschetti – Dirigente scolastica I.C. A. Campanile – Lariano
- Francesco Maria Graziano – Consigliere Nazionale Unione Nazionale Camere Minorili
- Alessia Sciarra – Vice Ispettore Locale – esperta in violenza di genere
- Claudio De Camillis – Arbitro mondiale di Pugilato
- Loredana Petrone – Psicoterapeuta, docente dell’Università de L’Aquila, presente in rappresentanza anche dell’Istituto Psycomentis
- Lara Caschera – Avvocato – Vicepresidente del Comitato Pari Opportunità presso l’Ordine Forense di Velletri
- Paolo Catese – Avvocato – Segretario Comitato Pari Opportunità Ordine Avvocati Velletri
- Maria Pia Turello – Criminologa
Ti è piaciuto l'articolo?
Sostieni il giornale