Nota stampa di congiunta di Luciano Andreotti, Francesca Antonelli, Alessandro Cocco e Paolo Bellucci


Fuochi d’artificio anticipati per il Comune di Grottaferrata, dopo la nomina dei nuovi presidenti delle commissioni consiliari. Commissioni composte da 3 consiglieri di maggioranza e 2 di minoranza, normate dagli art. 9 comma 5 e 6 del Regolamento che non lascia dubbi alla sua interpretazione. 

Nella giornata di ieri, martedì 16 settembre, era in programma, presso l’aula consiliare del Comune di Grottaferrata, la nomina dei nuovi presidenti delle commissioni Cultura e Lavori Pubblici. Il Sindaco Di Bernardo ha proposto alla presidenza della Commissione Cultura la consigliera Pavani  e il Consigliere Mari ai Lavori pubblici. 

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Nella discussione sulle proposte del sindaco  il Consigliere Pompili ha manifestato la sua contrarietà a tali nomine. In quanto  non discusse né concordate con il gruppo consiliare “Siamo Grottaferrata”. Anzi lo stesso si è proposto come candidatura alternativa a Pavani e a Mari. Questo fatto oltre che evidenziare la frattura politica nella maggioranza Di Bernardo di fatto impediva l’elezione  dei presidenti, non essendoci  i voti sufficienti a garantire le nomine proposte dal Sindaco. 

I due consiglieri di minoranza Andreotti/Antonelli per la commissione Cultura  e Cocco/Antonelli  per i Lavori Pubblici, dopo una surreale e minacciosa discussione del Sindaco, per garantire la necessaria nomina di due presidenti , per garantire l’avvio delle commissioni (tra l’altro nel precedente Consiglio Comunale azzerate dalla maggioranza per punire chi dissente o ha proposte diverse dal Sindaco), per garantire i lavori del Consiglio Comunale e per il bene della nostra Città hanno proposto ai componenti delle due Commissioni di votare si un presidente di Commissione, ma non quelli imposti dal Sindaco. Con i nostri voti dunque abbiamo fatto eleggere a Presidente della Commissione Cultura  Pompili e a Presidente della Commissione Lavori Pubblici Trovalusci ambedue consiglieri di maggioranza, gli altri hanno votato contro. 

Noi restiamo consapevolmente nel ruolo di opposizione a questo Sindaco senza richiedere poltrone né fare accordi sottobanco. Questa volta al Sindaco Di Bernardo non sono riusciti i suoi giochi di potere con i consiglieri comunali né le svariate telefonate rivolte a chi poteva esercitare pressione sui consiglieri per assecondare i suoi intrighi di Palazzo. Ci auguriamo che le commissioni consiliari ed i loro Presidenti siano messi in grado di lavorare senza ostruzionismo da parte del Sindaco.