Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio ha dichiarato il difetto di giurisdizione in una controversia che coinvolge circa 60 cittadini di Rocca di Papa, riuniti in un Comitato, i quali hanno contestato un atto del Comune riguardante l’indennità di occupazione per gli immobili abusivi soggetti a sentenze penali definitive.
La questione ha origine dalla contestata Deliberazione della Giunta Comunale n. 121, con cui l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Emanuele Crestini nel 2017 aveva stabilito le modalità di calcolo per una compensazione economica che i proprietari di immobili abusivi assunti al patrimonio comunale avrebbero dovuto corrispondere all’ente, in attesa che tali beni venissero effettivamente liberati.
La sentenza del TAR, pubblicata il 12 novembre, ha stabilito che trattandosi di una richiesta del Comune di Rocca di Papa per ottenere una compensazione per l’occupazione di immobili abusivi, la questione non rientra nella giurisdizione del giudice amministrativo, ma in quella del giudice ordinario. Nella sentenza, infatti, si evidenzia che il Comune non sta esercitando un potere autoritativo, bensì un’azione di tipo privatistico volta a ottenere un risarcimento per l’uso senza titolo di immobili di proprietà pubblica. La base giuridica richiamata dal TAR è l’articolo 1591 del Codice Civile, che regolamenta il diritto al risarcimento per occupazione abusiva come una questione civilistica piuttosto che amministrativa.
A rafforzare questa decisione del TAR è la giurisprudenza già espressa in precedenti sentenze, che avevano stabilito che simili pretese economiche non configurano una materia amministrativa. Il TAR ha ritenuto che, pur avendo il Comune emesso un atto formale per determinare l’indennità, questo non basta per configurare una competenza amministrativa, poiché si tratta di una pretesa fondata su rapporti di diritto privato.
Il Comitato, che ha già avviato una causa ordinaria nel 2023 in parallelo al ricorso al TAR, vede ora rafforzata la via giudiziaria ordinaria per risolvere la questione. La disputa sull’indennità di occupazione e, più in generale, sulla gestione degli immobili abusivi nel territorio comunale, potrà quindi evolvere ulteriormente, portando nuovi sviluppi nel contesto della causa civile avviata dal comitato.
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