Nota stampa del PSI di Marino

A marzo alcuni cittadini di Marino, hanno deciso di dare vita al Comitato Cittadino per la celebrazione del centenario dalla morte di Giacomo Matteotti. Il Comitato si è contraddistinto per le lodevoli iniziative in alcune date importanti: il 30 maggio l’ultimo discorso di Matteotti alla Camera e il 10 giugno il giorno del suo assassinio.

Momenti celebrativi organizzati dai cittadini che hanno visto la totale assenza delle istituzioni e di tutti i Consiglieri (seppur invitati con tanto di protocollo). Addirittura contemporaneamente il Sindaco ha organizzato un comizio (poi divenuta passeggiata per il centro storico per mancanza di persone) con la nipote di Mussolini.

Proprio alcuni consiglieri assenti, a mò di foglia di fico, hanno deciso quindi di proporre una mozione per celebrare adeguatamente Matteotti. Senza ovviamente fare alcun riferimento agli sforzi dei cittadini.

Non partecipano alle celebrazioni ma propongono nuove celebrazioni.

Per domani 3 luglio è stata convocata la Commissione Consiliare Cultura, Pubblica Istruzione e Politiche Giovanili che anziché parlare di come le attività culturali di Marino siano ridotte a poche serate di cover band, di come si spendano i soldi pubblici della 100a Sagra dell’uva ormai alle porte, come ad esempio la Direzione Artistica costata già 15.000 €, oppure di come la U.S. Lepanto e i suoi giovani iscritti abbiano deciso di abbandonare Marino, discuteranno di come celebrare il Deputato Socialista, non essendo stati presenti alle celebrazioni.

Questo è il tipico esempio di come la politica marinese sia involuta su sé stessa, lontana dalle esigenze e dalle attività organizzate dalla cittadinanza.

Un’iniziativa chiaramente strumentale, opportunista e demagogica, ciò è avvalorato dal fatto che la Commissione ha ritenuto di non invitare il Comitato Cittadino, calpestando ancora una volta la partecipazione della cittadinanza.

Matteotti non è strumentalizzabile, non è un feticcio, Giacomo sarebbe stato sicuramente dalla parte del popolo. Questo è l’esempio che ci ha lasciato, esempio che va compreso nel suo significato più intimo: è morto per aver “agito parlamentarmente” senza mai aver dimenticato il suo territorio; qualità che sicuramente non possiamo ritrovare del Consiglio Comunale di Marino.