Il 14 dicembre 2024 ha segnato un momento chiave per la sanità dei Castelli Romani e dell’intera Regione Lazio: presso il Centro Raccolta Sangue dell’Ospedale dei Castelli è stato inaugurato il nuovo Polo di Reclutamento Donatori di Midollo Osseo. L’obiettivo principale del progetto è quello di ampliare le possibilità di cura per chi affronta patologie ematologiche gravi, grazie a una rete di donatori sempre più forte e consapevole.
Giovani e solidarietà: un futuro di speranza
Durante l’inaugurazione, diciotto giovani hanno scelto di iscriversi al Registro Donatori, un dato che racconta una sensibilità in crescita, soprattutto tra gli studenti di Scienze Infermieristiche. Questo risultato è stato possibile grazie alla collaborazione con la Direzione Didattica della Scuola, che ha svolto un ruolo fondamentale nel sensibilizzare i futuri professionisti sanitari.
Il trapianto di midollo osseo rappresenta spesso l’unica terapia salvavita per i pazienti affetti da patologie ematologiche gravi, rendendo il contributo di ogni donatore un atto di straordinaria importanza.
Collaborazioni e donazioni: il valore della rete
L’evento è stato il frutto della sinergia tra il Servizio Trasfusionale dell’Ospedale dei Castelli (SIMT) e l’Associazione Donatori di Midollo Osseo (ADMO). Durante l’inaugurazione, figure istituzionali di rilievo, come il Presidente di ADMO Lazio, Giulio Corradi, e il Vicepresidente, Alberto Farinacci, hanno sottolineato l’importanza di un impegno collettivo per costruire una rete solidale di donatori.
Non è mancato il sostegno della Direzione Aziendale, con il Direttore Sanitario, dott. Vincenzo La Regina, che ha ribadito il pieno appoggio al progetto. In segno di ulteriore vicinanza ai pazienti, l’ADMO ha anche donato tre carrozzine per disabili all’Ospedale dei Castelli, un gesto simbolico che arricchisce il valore umano dell’iniziativa.
Tra ringraziamenti e interventi istituzionali, l’evento si è concluso con un messaggio forte e chiaro: la donazione di midollo osseo è un atto di generosità che semina speranza per il futuro di tanti pazienti in attesa di una seconda possibilità di vita.
Foto di ASL Roma 6.
Ti è piaciuto l'articolo?
Sostieni il giornale