Questione di numeri: il teatro consiliare e l’aritmetica politica

Nella seduta del consiglio comunale di Rocca di Papa di ieri pomeriggio, si è rinnovato lo scenario di una maggioranza in equilibrio precario. La coalizione guidata dal sindaco Massimiliano Calcagni, che aveva già ripetutamente evidenziato le sue fragilità numeriche, ha nuovamente mostrato segni di instabilità a causa dell’assenza di quattro dei suoi consiglieri: Manuela Agus, Martina Cippitelli, Andrea Pierluigi e Simone Pizziconi.

Con una breve dichiarazione, il consigliere Andrea Croce ha messo in luce l’incapacità della maggioranza – ridotta a sette membri incluso il sindaco – di garantire i lavori del Consiglio senza l’apporto della minoranza per raggiungere il numero legale minimo necessario per procedere alle votazioni. Con una dichiarazione di dissenso, Croce ha annunciato il suo ritiro dall’aula, ribadendo che “non è ruolo della minoranza garantire il numero legale in Consiglio”.

Silvia Sciamplicotti (Partito Democratico), inizialmente in linea con Croce, ha rafforzato la posizione della minoranza, sottolineando l’onere della maggioranza di assicurare la presenza necessaria per trattare questioni cruciali come il bilancio consolidato e i debiti fuori bilancio (tra i punti all’ordine del giorno di ieri). “Quando si governa, si devono avere i numeri per governare” ha dichiarato, sottintendendo che la politica richiede una maggioranza stabile e affidabile (nonché numericamente schiacciante, come dovrebbe essere quella di Calcagni).

Nonostante le premesse, Sciamplicotti e Cimino (che si erano formalmente collocate all’opposizione) hanno poi sorpreso l’assemblea scegliendo di restare, garantendo così alla maggioranza il numero legale richiesto. Infatti, durante la pausa dei lavori, il sindaco è andato a prendere direttamente a lavoro uno dei suoi consiglieri assenti, convincendolo a prendere parte ai lavori del Consiglio.

Questo ha salvato la seduta, ma ha anche esposto al pubblico la volatilità della coalizione Calcagni e sollevato dubbi sulla coerenza di Sciamplicotti e suoi rapporti col resto della minoranza, questione affrontata con durezza da Croce in un suo post su Facebook.

L’episodio si inserisce in una serie di eventi che hanno messo a nudo la cronica instabilità numerica della maggioranza, una situazione che ha ripercussioni dirette sulla governabilità e sull’efficacia dell’azione amministrativa. La maggioranza si trova così a navigare in acque turbolente, con una minoranza che – seppur disarticolata e poco incisiva – non manca di evidenziare le contraddizioni e le debolezze dei suoi avversari politici.

Sulla politica di Rocca di Papa cala una nebbia di incertezza, con un governo cittadino che danza costantemente sull’orlo di un precipizio e una minoranza frammentata che fa fatica a diventare vera opposizione, ma che nonostante tutto potrebbe essere determinante in Consiglio Comunale.