Il Consiglio comunale di Ciampino ha deciso di non includere ulteriori 3mila metri quadrati di verde nella nuova imponente lottizzazione di oltre 33.400 metri quadrati situata tra via San Paolo della Croce e via Romana Vecchia. La mozione, presentata dal gruppo consiliare ‘Diritti In Comune‘ rappresentato da Francesca De Rosa e Marco Mercuriu, è stata respinta durante la seduta del 17 maggio.
La mozione chiedeva la trasformazione di una strada asfaltata interna alla lottizzazione in un’area verde con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei residenti e di ridurre l’impatto ambientale del nuovo insediamento. La proposta è stata supportata da cinque consiglieri, mentre sedici hanno votato contro, due si sono astenuti e due erano assenti.
Il piano edilizio in questione, risalente addirittura al 2010, prevede la realizzazione di edifici residenziali e commerciali con una cubatura complessiva di circa 23.500 metri cubi. Di questi, circa 13.000 metri cubi saranno destinati a edifici residenziali e circa 10.000 metri cubi a edifici commerciali, che si vanno ad aggiungere alle recenti realizzazioni commerciali non troppo lontane dalla zona interessata.
Il Comune di Ciampino aveva condizionato l’approvazione del progetto alla realizzazione di un sottopasso ferroviario che fosse anche ciclopedonale. Recentemente questo è stato ritenuto obsoleto dall’Amministrazione Comunale, che sta cercando di convertire il credito in un’altra opera pubblica ancora da definire. Un’operazione, questa, che ha sollevato più di qualche osservazione e critica.
Il rischio, come sottolineato anche dagli esponenti di ‘Diritti in Comune’, è che la zona venga soffocata da un traffico sproporzionato. Soprattutto tenendo conto delle già note difficoltà della città, tagliata in diverse macroaree (centro, via Mura dei Francesi e viale Kennedy – via di Morena, per citare quelle più popolose) dalla diramazione della rete ferroviaria e col traffico concentrato sui pochi punti di attraversamento. Inoltre, un passaggio anche solo ciclopedonale potrebbe mettere in collegamento la zona con le scuole presenti dall’altro lato della ferrovia (la Volpicelli e la Rodari per quello che riguarda le scuole primarie e la Nobile per le scuole secondarie di primo grado), andando a semplificare non di poco il tragitto per raggiungerle, con conseguente alleggerimento del traffico.
Ai dubbi sull’utilità del sottopassaggio si aggiungono quelli sulla questione vivibilità. Se da un lato è vero che la presenza di negozi renderebbe maggiormente autosufficiente il nuovo quartiere, dall’altro è altrettanto vero che Ciampino non brilli per aree verdi. Nonostante una distribuzione che più o meno non lascia zone completamente senza verde, è doveroso notare come, fatta eccezione per Parco Aldo Moro, si tratti di ritagli nel cemento spesso troppo vicini al traffico, troppo piccoli per le esigenze di una cittadina così densamente popolata come Ciampino. Sorge spontaneo domandarsi se effettivamente non sarebbe meglio adibire una parte dell’area in questione ad un ruolo di polmone verde che possa accogliere le famiglie, vecchie e nuove, della zona.