Le direttive delle Belle Arti trasformano un progetto che sembrava vicino alla realizzazione

Dopo un iter burocratico durato anni, arriva una dura battuta d’arresto per la realizzazione di percorsi meccanizzati che dovranno collegare il parcheggio dell’Ospedale Colombo a via Buozzi e Villa Ginnetti. Infatti, è di ieri la Determinazione dell’Ufficio Programmazione e Realizzazione Nuove Opere in merito all’annullamento della gara di affidamento dei lavori esecutivi. Un atto che il Comune ha dovuto adottare in seguito delle disposizioni imposte dalla Soprintendenza delle Belle Arti e Paesaggio.

L’utilità del progetto

Quella di un sistema di trasporto che mette in collegamento parcheggi periferici e centri storici è una soluzione già collaudata in altri borghi. Un noto esempio è quello di Spoleto, dove è da anni in funzione un sistema di tapis roulant che collega i diversi parcheggi nella parte bassa della città alla cima della località umbra, dove si trovano le principali attrazioni turistiche. Questa infrastruttura ha permesso di rendere le città più a misura di turista e ha prodotto vantaggi anche per i residenti. Passeggiate più sicure, maggiore facilità a trovare parcheggio, meno problemi con le ZTL (non sempre chiare), insieme alla possibilità di poter apprezzare maggiormente le bellezze urbane, troppo spesso ignorate dai veloci passaggi a bordo di un veicolo. Questi sono alcuni di quei benefici che potrebbe apportare alla cittadinanza la realizzazione dell’ascensore. Certo, al prezzo di dover usare un po’ di più le gambe.

Il lungo iter burocratico

Tutto è cominciato il 3 maggio 2021, con l’approvazione del documento redatto dall’Ufficio programmazione e realizzazione nuove opere denominato “Il Levante sostenibile. Porta Ginnetti – Interventi di ricucitura e rigenerazione urbana tra città storica ed espansione“, con l’intenzione di creare dei percorsi meccanizzati usufruendo dei fondi del PNRR.

Un mese dopo è stata presentata la candidatura del progetto e dal quel momento ha avuto inizio la lunga e laboriosa trafila burocratica che ha portato al coinvolgimento del Ministero dell’Interno e del Ministero dell’Economia e delle Finanze, conclusasi il 30 dicembre con l’inserimento del progetto nel Programma triennale delle opere pubbliche 2022-23-24.

Alla metà di settembre 2022 sono state suddivise e assegnate le competenze per i seguenti interventi:

  • Polo intermodale per la mobilità sostenibile “Parcheggio via Madre Teresa di Calcutta”;
  • Percorsi meccanizzati e aerei per la connessione del polo intermodale con ospedale e centro storico;
  • Piazza Cairoli: riqualificazione e restauro.

L’importo totale dell’intervento è di 2,4 milioni di euro, poi incrementato del 10% (2,64 milioni) allo scopo di fronteggiare l’aumento dei costi derivante dall’aggiornamento dei prezziari per le procedure di affidamento di opere pubbliche finanziate dal PNRR.

Dopo studi di fattibilità, perfezionamenti, verifiche, validazioni e ancora ulteriori perfezionamenti, il 6 marzo 2023 la Giunta Comunale del Sindaco Pocci approva in linea tecnica il progetto definitivo presentato pochi giorni prima. Poi, il 3 maggio viene approvato una seconda volta, scegliendo altresì di fare ricorso alla procedura di affidamento congiunto dell’appalto, con lo scopo di rispettare le scadenze richieste imposte dal PNRR e non incorrere nella conseguente revoca del finanziamento.

Ad aggiudicarsi l’appalto è stata l’unica impresa a partecipare alla gara, la Margutta Costruzioni Srl di Albano Laziale, che ha costituito un’associazione temporanea di imprese (ATI) con la Cos.Mo Acciaio Italia Srl di Cisterna di Latina. In sede di presentazione dell’offerta veniva inoltre dichiarato che l’ATI si sarebbe avvalsa del supporto di un Raggruppamento Temporaneo di Professionisti (RTP) composto dalla Studio Paris Engineering Srl e dalla società di ingegneria Italiana Progetti I.Pro Srl.

Qui sembrerebbe essere arrivati alla fine dell’interminabile trafila burocratica, soprattutto dopo aver ottenuto a luglio la proroga del termine della stipula del contratto dalla fine di luglio a dicembre 2023. Ma proprio quando la meta sembrava a portata di mano, è arrivato lo stop che rischia di riportare il progetto indietro di mesi, se non di anni.

Il parere della Soprintendenza delle Belle Arti e Paesaggio

Il 22 agosto del 2023 la Soprintendenza, facente parte del Ministero della Cultura, ha dato parere favorevole al progetto, ma con specifiche prescrizioni:

  • elaborare una variante che elimini la presenza della torre ascensore, delle passerelle in quota e un nuovo tipo di percorsi nel rispetto dei tracciati storici già esistenti in Villa Ginnetti e della morfologia dell’area di intervento;
  • prevedere nel progetto anche interventi di restauro del verde esistente, nonché degli elementi architettonici e archeologici presenti;
  • che il progetto segua la logica del minimo intervento.

Questo ha portato a dover pensare a delle modifiche al progetto per conformarlo alle indicazioni fornite dal Ministero.

La situazione attuale

Il 30 ottobre la Giunta si è trovata a dover deliberare sull’approvazione di una delle due varianti del progetto, predisposte dall’Ufficio Tecnico. L’opzione che prevedeva la costruzione di un ascensore inclinato (come quello già presente ad Ariccia) ha prevalso rispetto a quella che faceva affidamento su un sistema di scale e tappeti mobili.

Ovviamente, cambiando il progetto è cambiato il capitolato dei lavori da eseguire, portando alla determinazione di ieri che ha annullato la gara d’appalto già svolta. Fortunatamente per le casse comunali, nel contratto era presente una clausola che prevedeva che in casi come questi il Comune di Velletri non avrebbe dovuto versare alcuna somma a titolo di risarcimento nei confronti della società vincitrice della gara.

Questo non significa però che per il Comune non ci saranno nuove e maggiori spese, come ci ha confermato anche l’Assessore ai Lavori Pubblici e PNRR, Fausto Servadio:

Come è ovvio quanto è avvenuto comporterà un aggravio dovuto alle nuove procedure da adottare, in primis l’annullamento della procedura di gara.

Dalle dichiarazioni dell’Assessore, possiamo ipotizzare che l’aggravio a cui si riferisce sia dovuto innanzitutto al dover nuovamente indire la gara d’appalto e, probabilmente, a una nuova maggiorazione dei costi dei lavori sia dal punto di vista inflazionario che dal punto di vista della diversa tipologia di opere che devono essere commissionate.

Sull’impatto che questa frenata avrà sulle tempistiche di realizzazione del progetto, l’assessore ancora non si è espresso.

Purtroppo, oltre al problema di un progetto sicuramente complesso e dai molteplici passaggi, rimangono degli interrogativi. Viene spontaneo domandarsi se durante la lunga fase di progettazione non sarebbe stato possibile prevedere i criteri dettati da tutti gli enti coinvolti, evitando quindi stravolgimenti in corso d’opera e, di conseguenza, la situazione attuale.

Inoltre, il Comune ha un piano per mitigare i costi già sostenuti per la procedura di gara che è stata annullata?

L’Amministrazione riuscirà lo stesso a impiegare i fondi del PNRR, forse chiedendo un’ulteriore proroga sulla scadenza dei termini?

Questo è ciò su cui i cittadini di Velletri si stanno interrogando, con apprensione e crescente scetticismo nei riguardi di un’opera che potrebbe rivelarsi utile per molti aspetti, ma che ancora stenta a vedere la luce.

Foto di Roberto Sinibaldi