Riflessioni sul panorama culturale ed eventistico della città
Riceviamo e pubblichiamo.
Le polemiche seguite alla Festa del Broccolo Capoccione mi hanno fatto ricordare quando parecchi anni fa (circa 12) insieme ad alcune amiche dell’Ufficio Cultura ci inventammo la manifestazione “Albano in …”. Un programma di manifestazioni all’insegna del divertimento, della cultura e del mangiar bene avente come obiettivo quello di spostare verso Albano Laziale la moltitudine di persone che la domenica si recano a passeggiare e/o a mangiare nelle varie città dei Castelli Romani, offrendo loro, oltre a enogastronomia di qualità, una serie di proposte culturali e commerciali e, comunque, di svago.
L’idea era quella di proporre – in una ben determinata domenica del mese – un tema diverso che diventava il filo conduttore di tutti gli eventi organizzati durante la giornata. Quindi: Albano in fiore (mostre di vivaisti); Albano in musica (concerti musicali in vari punti della città); Albano in strada (esibizioni di artisti di strada); Albano in cucina (fiera dei prodotti enogastronomici); Albano in maschera (sfilate in maschera per le vie della città): Albano in cammino (visite guidate della città); Albano insieme (mostra dell’associazionismo). Il progetto prevedeva l’apertura domenicale dei negozi e dei musei civici, l’organizzazione visite guidate e iniziative promozionali da parte dei punti di ristoro.
Ho voluto ricordare questo progetto perché secondo me quello che manca ad Albano, e anche in altre città dei Castelli, è l’analisi progettuale ed il coordinamento dei vari protagonisti quando si organizzano manifestazioni diverse dal quelle storiche come l’Infiorata o la Sagra del Vino.
Secondo la mia esperienza, le manifestazioni una tantum che si effettuano senza aver pianificato un attento programma di comunicazione e senza il coinvolgimento degli operatori è destinato al fallimento. Per esempio, pochi si rendono conto che lo sforzo maggiore da compiere è quello del piano di comunicazione perché se i potenziali fruitori dell’evento non sono informati, l’evento per loro non esiste e quindi è destinato al fallimento.
Oltre alla manifestazione “Albano in …” che ebbe un discreto successo ma che poi dopo un paio di anni fu abbandonata, ancora più grave è secondo me l’abbandono della bellissima manifestazione “Anfiteatro Estate”, iniziata nel 2015, che era diventato un appuntamento importante per il quale la nostra città era diventata un punto di riferimento per gli appassionati di musica e di teatro.
Per fortuna abbiamo oggi “Bajocco Festival” che ha tutti quei requisiti che fanno di una manifestazione un evento di successo: idea progettuale, organizzazione, coinvolgimento della comunità locale, piano di comunicazione e, soprattutto, continuità nel tempo.
Foto di Roberto Sinibaldi.