La prima fase della campagna referendaria a Velletri si è conclusa con centinaia di sottoscrizioni. Lo annuncia il circolo cittadino di Alleanza Verdi e Sinistra (AVS) con una nota stampa in cui non mancano critiche all’Amministrazione per l’assenza di supporto informativo riservata all’iniziativa.


Con l’ultimo appuntamento di sabato 14 settembre il coordinamento cittadino di AVS in piena sintonia con il locale Comitato No Autonomia Differenziata Città di Velletri ha per il momento completato la prima fase del percorso referendario. Centinaia le firme sottoscritte nei vari appuntamenti in diverse zone della Città e autenticate dal Consigliere Andreozzi. Tantissimi i cittadini contattati che anche senza firmare, hanno comunque mostrato interesse e chiesto informazioni. Sono state delle bellissime giornate di confronto e di relazioni comunque positive nel gioco democratico, anche con chi ha opinioni diverse. Il referendum quindi si farà, i numeri sono noti. A livello nazionale, ma anche a Velletri grazie all’impegno corale di tutti i soggetti aderenti al Comitato, l’obiettivo di legge di 500.000 firme è stato più che raggiunto. Senza contare, e qui forniamo un’informazione importante, che si può continuare a firmare online.

Freetime Frascati

A margine di questa esperienza non possiamo che sottolineare lo scarso senso istituzionale manifestato, in questa circostanza, dalla nostra amministrazione. Sì, proprio così. Nonostante il Comitato locale abbia per tempo consegnato la prevista modulistica, da rendere disponibile presso la casa Comunale a quei cittadini che intendevano firmare, di questa possibilità non è stata data alcuna informazione sul sito o in altre forme. Al di là degli obblighi di legge di carattere generale in materia di informativa, abbiamo avuto modo di verificare che alcune recenti e analoghe iniziative sono state pubblicate, forse proprio perché espressione di aree politico culturali più in sintonia con l’attuale maggioranza. Non entriamo nel dettaglio, ma osserviamo che questo è solo l’ennesimo tassello di una cultura politica, più volte manifestata anche in Consiglio Comunale. Oltretutto un “bullismo” inutile, visto appunto il risultato di firme ottenuto.