Nota stampa del Movimento 5 Stelle di Ciampino sul Consiglio Comunale del 13 settembre 2024
Società in house ASP S.p.A. – l’Ente comunale affida ben tre linee di attività ad un’azienda in un mare di debiti e senza dati certi sull’ennesimo piano di risanamento. Il conto? Lo pagano i cittadini e i lavoratori di ASP S.p.A. Esiste il rischio concreto di bancarotta? La magistratura faccia chiarezza.
Il Movimento 5 stelle di Ciampino -in ordine a plurime proposte di nuovi affidamenti di servizi alla società in house ASP S.p.A. presentate nel consiglio comunale odierno- ha votato contro tali proposte.
Un NO convinto e concreto da parte della terza forza politica della città, ad un sistema malagestorio e inefficace al raggiungimento degli interessi dei cittadini della nostra comunità.
Un NO che è anche un “je-accuse” a un sistema di potere marcio e incancrenito, che ha portato le aziende del comune di Ciampino a precipitare in un buco nero di debiti e di scarsa qualità.
Un NO che è anche quello della più importante risorsa di questa azienda, i lavoratori, i quali in più occasioni – anche nella giornata di ieri- hanno denunciato la pessima gestione di ASP ma anche la stessa organizzazione della società. Ci vengono riportate e segnalate diverse disfunzioni: la metà del personale è costituito da consulenti, spesso superpagate; siamo di fronte a una pletora incredibile per un’azienda pubblica di contenziosi lunghi e sovente in perdita per l’azienda. Ci è stato riportato persino di un demansionamento di unità costrette per non perdere il posto di lavoro, a pagare di proprio pugno corsi di formazione (ovviamente non abilitanti) per fornire servizi (di probabile bassa qualità) anche nel campo del terzo settore e della disabilità.
Dall’altra parte un’azienda incapace di gestire anche l’ordinario: cambi di vertice, piani di risanamento a gogò, riorganizzazioni interne isteriche e talvolta vessatorie verso i lavoratori: basti pensare al ricorso alla “solidarietà” aziendale con tagli agli stipendi e aumento dei carichi di lavoro sempre più serrati viste i nuovi affidamenti aggiuntivi della giunta Colella.
Un’azienda che invece di curare gli interessi della città ha preferito sventolare chiacchiere e proclami roboanti.
L’ultimo amministratore unico, sottolineiamo “unico”, nominato in fretta e furia dopo il siluramento su due piedi del predecessore e che ha aperto un nuovo fronte giudiziario riguardo l’ulteriore contenzioso aggiuntivo per l’azienda è stato un flop: l’ennesimo di questa giunta. Eppure era stato presentato alla città come uno dei massimi esperti del settore. In realtà c’era stato promesso anche ben altro dopo i circa 15 milioni di euro complessivamente sperperati negli anni dalle partecipate comunali: un sistema audit infallibile, un report ogni due mesi, un piano industriale affidabile.
Purtroppo nulla di vero.
L’unica misura realmente adottata per contenere i costi è stata quella di colpire i lavoratori di ASP con i contratti di solidarietà per 41 dipendenti.
I lavoratori sono una risorsa, non sono il problema! Perciò il M5s di Ciampino chiede l’immediata revoca della solidarietà ai lavoratori interessati.
Abbiamo da tempo attivato un approfondimento delle patologie e delle inefficienze di carattere gestionale e organizzativo della società. Patologie, inefficienze ed incapacità gestionali che trovano ahinoi l’ennesima riprova nei contenuti e nelle modalità di affidamento di ulteriori servizi all’azienda. Ulteriori affidamenti a una società:
- fatti a quasi a fine esercizio 2024;
- da anni, da lustri in palesi difficoltà finanziarie e gestionali dove l’Ente comunale (ossia i cittadini) hanno dovuto più volte dovuto coprirne i debiti e le inefficienze;
- in assenza di bilancio d’esercizio 2023 (per cui non è certo garantita la capacità della stessa azienda di far fronte anche finanziariamente ed economicamente ai costi di produzione ed erogazione di tali nuovi affidamenti);
- con una situazione in cui, pur con una forza lavoro ridotta per la “solidarietà”, crea carico di lavoro gravoso e aggiuntivo sui lavoratori.
Viene quindi a confermarsi un ulteriore tassello di preoccupazione che espone l’azienda e tutto lo stesso piano di risanamento (inclusi, i nuovi affidamenti) in uno scenario di possibile ex articolo 14 TUSP.
Abbiamo più volte ricordato alla Sindaca, che in esposizione debitoria costante e in quotidianità, potrebbe nascondersi qualcosa di ancor più grave: un inizio di bancarotta art. 217 e 224 L. Fall con evidente rischio di responsabilità della sindaca, che ha il controllo analogo sui dati ASP in concorso con il management ex art 110 c.p.
Il M5S di Ciampino, nel dichiarare con assoluta determinazione la propria contrarietà all’approvazione dei provvedimenti in parola ha chiesto contestualmente alla sindaca e al segretario comunale, nella qualifica di pubblici ufficiali ai sensi ex art 40 c2 c.p., di verificare con urgenza le condizioni allo stato dei fatti noti e consegnati in aula consiliare per possibile danno erariale ex legge 20/1994.