Due sentenze del Tribunale Amministrativo del Lazio, pubblicate rispettivamente il 28 e il 29 ottobre hanno confermato la legittimità dell’ordinanza di demolizione emessa lo scorso gennaio dal Comune di Frascati nei confronti di una struttura realizzata abusivamente nella zona di Vermicino. La costruzione, situata all’interno di un centro sportivo che include una piscina e campi da padel, sarebbe stata edificata senza le autorizzazioni necessarie, in una zona sottoposta a vincoli paesaggistici e sismici.
Il manufatto contestato è costituito da un edificio di circa 270 metri quadri destinato a bar, ristorazione e spogliatoi, dotata di tutti gli impianti, oltre ad arredi e ombrelloni ancorati al suolo. Secondo il Comune di Frascati, l’opera non rispetta le normative edilizie previste per le aree vincolate e non può essere considerata temporanea, poiché priva dei requisiti di amovibilità indicati dalla legge. Dopo un sopralluogo effettuato dai tecnici comunali, l’ente ha quindi disposto la rimozione della struttura, ritenendola incompatibile con la destinazione e il regolamento urbanistico della zona di Vermicino.
Il Tribunale Amministrativo ha respinto i ricorsi presentati dai gestori e dai proprietari del complesso, che sostenevano la natura temporanea della costruzione, giustificandone la presenza con l’attività sportiva stagionale e la partecipazione a progetti sportivi a livello federale. Tuttavia, il TAR ha stabilito che, anche per strutture temporanee, è necessaria un’autorizzazione paesaggistica nelle aree di pregio ambientale, soprattutto quando la permanenza supera i 120 giorni. La mancanza di tale titolo, insieme al mancato permesso di costruzione, ha portato quindi alla conferma dell’ordinanza demolizione della struttura ritenuta abusiva.