Giovedì scorso, a Marino, si è svolta un’assemblea pubblica organizzata dal Partito Socialista (PSI) per discutere di urbanistica. Al centro dell’incontro c’è stata l’analisi di alcune scelte amministrative passate che, secondo i socialisti, avrebbero determinato un incremento non pianificato della popolazione, giunta a superare di 15.000 unità le stime demografiche iniziali. Questo aumento, per lo PSI Marino, non sarebbe stato accompagnato da una crescita proporzionale dei servizi, pur in presenza di circa 30 milioni di euro raccolti dagli oneri concessori per scuole, parcheggi e aree verdi, investimenti che secondo alcuni intervenuti non sembrano oggi visibili sul territorio.
Uno dei temi principali è stata la presunta mancata aderenza agli standard urbanistici previsti dal Decreto 1444/68, che stabilisce una dotazione minima di 18 mq di aree pubbliche per ogni residente. Secondo questa normativa, Marino dovrebbe avere circa 850.000 mq di spazi pubblici, tra cui 12.000 stalli di parcheggio, che sembrano però ancora lontani dalla realtà attuale. Lo PSI ha sollevato dubbi su come siano stati gestiti i fondi raccolti e ha sottolineato che la pianificazione del territorio dovrebbe rispondere a criteri di lungo periodo e non a interessi di breve respiro.
Uno degli aspetti più discussi è stata l’assenza dei rappresentanti sia della maggioranza che dell’opposizione all’assemblea, nonostante la rilevanza del tema. Un’assenza che ha suscitato perplessità tra i cittadini presenti, dato che la riunione offriva un’occasione per ascoltare i diversi punti di vista sul futuro urbanistico di Marino.