Il sindaco di Monte Compatri, Francesco Ferri, ha preso una posizione decisa contro il recente taglio del Servizio di Assistenza alla Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) da parte della Regione Lazio. Ieri, con una lettera indirizzata ai colleghi sindaci dei Castelli Romani e al presidente della Regione, Ferri ha evidenziato l’impatto negativo che questa decisione ha già avuto sulle famiglie con figli che presentano disabilità comunicative, come quelle legate a sindromi rare.
Il servizio, fondamentale per gli alunni che necessitano di supporto nella produzione e comprensione del linguaggio, è stato tagliato all’inizio di questo anno scolastico, lasciando le famiglie in una situazione di grave difficoltà. Ora, i Comuni si trovano a dover rispondere a un’esigenza che fino all’anno scorso era coperta dalla Regione.
Il sindaco di Monte Compatri: “Inaccettabile una modifica unilaterale”
Ferri ha definito “inaccettabile” che un servizio così importante venga modificato senza un confronto istituzionale adeguato. “Dopo aver ricevuto alcune famiglie che mi hanno rappresentato il problema e la loro preoccupazione, mi sono sentito di scrivere ai sindaci e al presidente della Regione Lazio Francesco Rocca”, ha dichiarato il primo cittadino di Monte Compatri, manifestando preoccupazione per il modo in cui questa decisione è stata presa senza una discussione preventiva con tutte le parti coinvolte.
Ferri si è detto certo che ci sia “la giusta sensibilità per affrontare il problema e programmare un percorso comune” che permetta di ripristinare al più presto il servizio di assistenza scolastica CAA, che, a suo avviso, “non può subire modifiche unilaterali da un giorno all’altro”.
Cos’è la Comunicazione Aumentativa Alternativa
La Comunicazione Aumentativa Alternativa è un insieme di strategie, strumenti e tecnologie utilizzati per migliorare la comunicazione di persone con difficoltà nel linguaggio parlato o scritto. La CAA include modalità di comunicazione alternative, come simboli, immagini, gesti e dispositivi elettronici, per supportare chi ha disabilità temporanee o permanenti nella produzione o comprensione del linguaggio.
È ampiamente utilizzata in contesti educativi e riabilitativi per favorire l’inclusione e l’autonomia delle persone con disabilità cognitive o motorie.