Rocca di Papa si prepara ad accogliere un evento intenso e riflessivo, pensato per dare voce a chi non ne ha più. Giovedì 21 novembre, alle ore 17:00, presso la Biblioteca Comunale (viale Enrico Ferri 67), I Cavalieri dell’Orcatura promuovono “Io sto con Medusa”, un incontro che mescola arte, riflessione e sensibilizzazione, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

L’evento prende il nome da un’immagine forte e provocatoria: Medusa, celebre figura della mitologia greca, vittima di violenza e ingiustamente punita per un crimine subìto. Simbolo di ribellione e resistenza, Medusa assurge a metafora di tutte le donne costrette a subire violenze, fisiche o psicologiche, senza trovare giustizia.

Una rete di collaborazioni per un evento corale

“Io sto con Medusa” sarà reso possibile grazie alla collaborazione di un gruppo variegato di persone che, ciascuna con il proprio talento e la propria sensibilità, contribuirà a dare forma a questo evento. Tra i partecipanti troviamo la dottoressa Mariarosaria Sannino, che porterà il suo contributo psicologico con un focus sulla libroterapia, insieme a Vlada Ferrarin, Alessia Tino, Giorgio Serafini, Maria Del Nero, Angelo Querini e Rita Lupardini, che offriranno momenti di riflessione attraverso letture e interpretazioni di testi profondi e coinvolgenti.

La serata sarà impreziosita dalle esibizioni del gruppo musicale Musica e Melodia Band, che accompagnerà con le proprie note le emozioni trasmesse durante l’incontro. A coordinare e promuovere l’evento ci sono i Cavalieri dell’Orcatura, rappresentati da Lorena Gatta, Massimo Onesti e Frank Antonucci, che con grande impegno hanno unito queste voci in un unico progetto.

Freetime Frascati

Una goccia nell’oceano, ma ugualmente essenziale

La frase scelta per rappresentare la serata è di Madre Teresa di Calcutta:

Quello che facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma l’oceano senza quella goccia sarebbe più piccolo.

Un richiamo potente all’importanza di ogni azione, anche piccola, nella lotta contro la violenza. Perché, come sottolineano gli organizzatori, ogni voce che si unisce al coro può contribuire a creare un’onda capace di scuotere le coscienze.

“Non sarà solo un evento artistico, ma un invito a riflettere, a ricordare e soprattutto a non voltarsi dall’altra parte – affermano gli organizzatori – Perché, come le onde del mare, le voci delle donne devono continuare a farsi sentire, fino a raggiungere chi di dovere.”

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