Il “famigerato” incrocio di via Tuscolana, all’altezza di via dell’Acqua Acetosa a Vermicino, ha vivacizzato l’ultima seduta di Consiglio, tenutasi a Palazzo Marconi il 22 ottobre scorso. Se ne è parlato in maniera accesa durante la discussione del punto all’ordine del giorno inerente a una variazione di bilancio riguardante proprio le spese di notifica dei verbali di violazione del Codice della Strada. Un aumento di spesa per il Comune di 480.000 euro che, comunque, rientrerà nelle casse comunali quando la sanzione verrà pagata dal trasgressore. Lo ha spiegato chiaramente l’assessore al Bilancio Dario De Santis.
Il dibattito che ne è scaturito è poi “scivolato” inevitabilmente sulla pioggia di sanzioni a danno degli automobilisti che quotidianamente percorrono via Tuscolana, punto critico per la viabilità locale, con un sistema di controllo (il tanto discusso T-Red installato a Vermicino) che ha reso la circolazione un vero e proprio incubo soprattutto nelle ore di punta, aumentando in maniera esponenziale la possibilità per l’automobilista di essere sanzionato, quindi percorrere quel tratto di strada è diventato un vero e proprio incubo.
Via Tuscolana, fra proposte dei cittadini e malcontento diffuso
Sulla problematica, per chiedere un cambio positivo alla stressante situazione (cercando soluzioni alternative come la realizzazione di una rotatoria), circa un anno fa è stata anche lanciata una petizione su Change.org ma di fatto tutto è rimasto tale e quale e per questo le lamentele e le proteste non si placano.
“Da questo Consiglio c’è la conferma a quanto sostenevo sul T-Red: le multe servono per pagare e potenziare la Polizia Locale” commenta sui social l’ex assessore ai Lavori Pubblici e attuale consigliere di minoranza Gelindo Forlini – “quasi due anni di multe e non si è ancora affidata la progettazione di una rotatoria per il semaforo di Vermicino. Più di 30.000 furbetti multati (l’equivalente di una città) e 400 mila euro per notificare le multe. Credo che questo rappresenti un’anomalia. Questa amministrazione è completamente fuori dalla realtà. Se i multati si unissero e trovassero una irregolarità tecnica” – sottolinea sempre Forlini – “il Comune tornerebbe di nuovo in default. Se fossi in loro non starei tranquillo. La sanzione è minima per un ricorso ma 30.000 persone che si uniscono dovrebbero fare paura. Si potrebbe infatti pensare a denunciare il comportamento del Comune per aver di fatto creato un intralcio al traffico – obietta il consigliere – visto che la fila la mattina e la sera è quasi chilometrica, senza parlare delle tensioni che si creano tra automobilisti che sono in coda e quelli che rientrano all’ultimo”.
E c’è chi pensa a un Comitato dei multati per lanciare un’azione giudiziaria.
Interventi in Consiglio e prospettive future
In aula da segnalare il duro intervento dell’ex sindaco e consigliere di minoranza Roberto Mastrosanti. “Si è passati da una previsione di spesa di 35.000 sanzioni a una previsione di 70.000 sanzioni. È evidente che qualcosa è sfuggito al controllo. Quel semaforo porta ad essere sanzionati, oltre che ad incrementare litigi e discussioni tra automobilisti”.
“Elevare in tre mesi sanzioni per circa un milione di euro è impensabile. Bisogna evitare che questo sistema venga diffuso altrove colpendo chi va e viene dal lavoro” – ha fatto eco Matteo Angelantoni, consigliere di Frascati Verde. “L’alternativa dibattuta e condivisa anche qui in aula è la realizzazione di una rotatoria, anche se ovviamente ci vorrà del tempo” – ha replicato il consigliere di maggioranza Michele Arganini.
Quindi il consigliere Forlini ha chiesto lumi sui tempi di realizzazione dell’opera e sulla possibilità di studiare, nel frattempo, un sistema alternativo. Non si è fatta attendere la risposta dell’assessore ai Lavori Pubblici Claudio Cerroni spiegando che nel DUP 2025 verrà inserito l’incarico di progettazione di questa rotatoria che darà risposta anche in termini di sicurezza.
Insomma, gli automobilisti dovranno soffrire ancora, prima che all’incrocio di Via Tuscolana la mobilità venga finalmente migliorata e non li faccia più sentire come un bancomat per riscuotere le multe, perché il costo sociale ed economico a cui oggi sono sottoposti è davvero insostenibile.