Nell’Istituto Comprensivo Da Vinci di Ciampino, si è svolta una cerimonia toccante e simbolica: la messa a dimora di una talea proveniente da un albero che cresceva fuori dalla casa del giudice Giovanni Falcone. Questo gesto simbolico, a pochi giorni dall’anniversario della strage di Capaci, serve non solo a ricordare il sacrificio di Falcone, ma anche quello della sua moglie, Francesca Morvillo, e degli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, tutti tragicamente scomparsi quel fatidico giorno del 1992.
Presenze istituzionali e impegno comunitario
L’evento ha visto la partecipazione di Roberto Mantua, Assessore alla Pubblica Istruzione, Federica Giglio, Assessora all’Ambiente, e Ranieri Carenza, Consigliere Comunale. Una delegazione della Polizia locale di Ciampino ha reso omaggio, sottolineando il forte legame tra le istituzioni e il valore dell’educazione alla legalità e al rispetto delle regole democratiche.
Il progetto “Un albero per il futuro”
L’iniziativa si inserisce nel quadro più ampio del progetto “Un albero per il futuro”, a cui l’Istituto Comprensivo Da Vinci ha aderito lo scorso anno. Il progetto, promosso dal Ministero della Transizione Ecologica in collaborazione con il Raggruppamento dei Carabinieri per la Tutela della Biodiversità, prevede la realizzazione di un bosco diffuso. L’obiettivo è di sensibilizzare le giovani generazioni sui temi della sostenibilità ambientale e della biodiversità, creando spazi verdi che servono anche come luoghi di riflessione e memoria.
Riflessioni e prospettive future
La piantumazione di questa talea non è solo un tributo a Falcone e alle vittime di mafia, ma rappresenta anche un impegno per il futuro, un segno di speranza che cresce dalle radici della storia italiana. Iniziative come questa rafforzano il tessuto sociale e culturale di Ciampino e dimostrano come la memoria possa trasformarsi in azioni concrete per un domani più verde e giusto.
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