Nota stampa di Diritti in Comune

Un’assurda richiesta di chiusura anticipata del Consiglio comunale, voluta e votata solo dalla maggioranza dopo nemmeno 3 ore di seduta, ha lasciato ieri in sospeso molti punti cruciali ancora da discutere. Tra questi la mozione per chiedere all’Amministrazione di portare sui tavoli istituzionali la proposta elaborata dai docenti e genitori della Scuola Nobile per scongiurare l’accorpamento con la scuola L. Da Vinci. Ma la voglia di correre a pranzo (o la festa di Carnevale) è stata ritenuta più importante della discussione sul dimensionamento scolastico. Ci dissociamo da questa scelta, si poteva fare una pausa e poi riprendere e portare a conclusione i lavori considerato che l’ultimo consiglio comunale era datato più di un mese fa!

Anche sugli altri punti all’odg la discussione, la maggioranza si è arroccata su prese di posizioni a nostro avviso sterili e ideologiche. Se infatti, da un lato, siamo molto soddisfatti per l’approvazione del Regolamento sui Beni Comuni, dall’altro lato l’Amministrazione, pur dandoci ragione a parole, ha votato contro la mozione da noi presentata per chiedere una sburocratizzazione degli strumenti per la programmazione di iniziative culturali, sportive e artistiche, che altrimenti scoraggiano associazioni e cittadini dal fare proposte.

Il tema del decoro urbano, tanto sbandierato in campagna elettorale, diventa un lontano ricordo quando si tratta di chiedere di ritirare l’ordinanza con cui sono stati installati due parapedonali sul marciapiede di Viale Kennedy ed è stata cementificata un’aiuola.

Infine, l’ultimo punto in discussione riguardava le proposte per mitigare le criticità dovute all’intervento di Via Principessa Pignatelli e zone limitrofe. Anche se la nostra mozione non è stata ancora discussa, il confronto si è incentrato principalmente proprio sulla nostra proposta di deroga temporanea al piano sosta, prevedendo, per i residenti interessati dall’intervento, di parcheggiare anche in altre zone. La chiusura sul punto è stata totale e immotivata.

Ci chiediamo quindi se questo 2024 non sia, per la maggioranza, l’anno della nostalgia: le vecchie abitudini di gestione del consiglio comunale che hanno caratterizzato gli anni di governo del centrosinistra, infatti, sembrano prepotentemente riemergere.

Al tempo stesso la discontinuità col passato su temi quale il rapporto con Aeroporti di Roma sembra un ricordo delle barricate anti-Ballico, e non una postura politica reale.

Infine, anche le prime sedute in commissione trasparenza hanno evidenziato come praticamente tutti gli atti votati in Consiglio comunale non hanno visto alcuna declinazione amministrativa concreta: impegni su impegni votati su cui si inizia a lavorare solo ora, mentre altri sono completamente spariti dai radar. Di fatto si dà sempre più priorità a ciò che è proposto e portato avanti dalla Giunta comunale, ed il Consiglio comunale è un’appendice utile solo alle ratifiche degli atti più critici, come successo con le difficili situazioni delle partecipate A.S.P. e A.E.T.

Non bastano le belle parole sulla centralità del Consiglio comunale, sulla partecipazione, e tutto il resto: servono i fatti veri che purtroppo sinora sono mancati.