Edilizia irregolare a Rocca Priora senza titoli autorizzativi
Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) per il Lazio ha respinto il ricorso di un privato contro il Comune di Rocca Priora, riguardante una sanzione amministrativa per abusi edilizi. Al centro della sentenza n. 18846, pubblicata il 28 ottobre, vi è la costruzione di vari manufatti non autorizzati su una proprietà privata, realizzati in assenza di permessi edilizi.
Il caso trae origine da un ordine di demolizione del 2009, rimasto inadempiuto nonostante il trascorrere degli anni e vari avvisi da parte dell’amministrazione locale. Le opere contestate includevano strutture adibite a ricovero e collegamento di diversi locali e una tettoia, tutte realizzate senza le necessarie autorizzazioni.
Mancata demolizione e sanzioni
Nonostante i reiterati richiami, l’ordinanza di demolizione non è stata rispettata, e nel 2017 il Comune ha applicato una sanzione pecuniaria di 20.000 euro, basandosi sui criteri definiti dalla legge regionale del Lazio n. 15/2008. Il ricorrente ha tentato di contestare l’applicazione della sanzione, sostenendo che il progetto fosse inizialmente destinato ad attività agrituristica e che l’ammenda fosse sproporzionata rispetto alle opere realizzate. Il TAR ha ritenuto infondate queste argomentazioni, sottolineando che l’assenza di qualsiasi titolo edilizio giustifica la sanzione massima, in linea con la normativa vigente.
La posizione del TAR Lazio
Nella sentenza, i giudici amministrativi hanno ribadito l’importanza del rispetto delle normative edilizie e della capacità dei comuni di tutelare il territorio attraverso sanzioni adeguate per gli abusi.
La giurisprudenza ha infatti confermato che l’alternativa pecuniaria alla demolizione non esonera dall’obbligo di ottenere autorizzazioni, requisito essenziale in casi simili.
